Ti è mai capitato di pubblicare un contenuto, ricevere qualche like, magari qualche DM… ma sentire comunque che stai parlando nel vuoto?
Il problema non è la qualità di ciò che condividi.
È il contenitore, detto anche il famoso “algoritmo”.
Sui social scorriamo, tocchiamo, salviamo. Ma quanto resta davvero?
Possiamo davvero costruire delle relazioni su dei canali che vanno così veloci?
E se fosse arrivato il momento di costruire uno spazio tuo, dove il dialogo con le tue persone sia più diretto, più profondo, più strategico?
Partiamo da qui: una community non è un gruppo Facebook pieno di spam e notifiche.
Una community online è uno spazio intenzionale dove si coltiva una relazione, sostenuta da un’idea o un obiettivo, e contornata da regole del gioco chiare (le tue, visto che è la tua community, e non quella di Mosseri).
È dove il tuo pubblico può diventare qualcosa di più: una rete, un sistema di supporto, e certo, clienti.
Una community ben costruita:
E no, non serve avere 10.000 iscritti o followers per aprirla, anzi.
Se hai già una newsletter, dei contenuti che funzionano, magari anche una base di clienti affezionate… perché aprire una community?
Perché la community ti permette di scalare la relazione.
Vediamolo in concreto:
Fare marketing oggi non è più solo “parlare del tuo servizio”.
È creare relazioni, fare conversazione.
E dove si coltivano queste conversazioni se non in uno spazio sicuro, ristretto e pensato per coinvolgere le persone che ti seguono?
Una community ti permette di offrire contenuti esclusivi e personalizzati, senza dover moltiplicare i tuoi canali.
Puoi testare idee, fare sondaggi, creare percorsi interattivi e capire esattamente cosa serve davvero alle tue persone, prima ancora che te lo chiedano.
Nei momenti di lancio, avere una community attiva e calda è una marcia in più: ti permette di lanciare in uno spazio già pronto ad accogliere.
Ma anche nei momenti di quiete, la community continua a lavorare per te, nutrendo la relazione.
Le piattaforme per community ormai fanno più o meno tutte le stesse cose: ti permettono di creare spazi tematici dove le persone possono interagire tra loro, accedere a contenuti esclusivi (video, materiali extra, corsi), partecipare a conversazioni ordinate per argomenti o partecipare a dirette live
Puoi integrarle con i tuoi flussi già esistenti e soprattutto puoi guidare tu il ritmo e il tono delle interazioni, senza dipendere dagli algoritmi dei social media.
Ecco 4 piattaforme che ti consiglio di valutare, ognuna con le sue sfumature:
Consiglio bonus: scegli uno strumento che tu ti senti di usare con costanza. Fai una prova di tutte queste piattaforme, oppure entra come membro in una community, così valuti bene l’esperienza utente!
Una community non si crea dal giorno alla notte, ma puoi iniziare in modo semplice.
Ecco i passaggi fondamentali:
Perché voglio crearla?
Qual è la trasformazione che promette?
Esempio: Una community per donne che vogliono ritrovare energia e benessere nel quotidiano, imparando ad ascoltare il corpo e a scegliere con consapevolezza — senza regole rigide né sensi di colpa
La prima impressione conta.
Prepara un messaggio di benvenuto, spiega come funziona lo spazio, invita le persone a presentarsi. Dai ai membri tutto ciò di cui hanno bisogno per iniziare al meglio a navigare la tua community, senza riempirli di materiali o di notifiche, però.
All’inizio, sei tu a guidare.
Crea rubriche fisse, poni domande, condividi spunti. Non serve pubblicare ogni giorno, ma serve essere costanti.
Attenzione: non deve diventare un lavoro extra.
Basta anche una “pillola della settimana”, un prompt, una riflessione o una domanda aperta. Qualcosa che stimoli la conversazione ma che sia anche unico: non postare la stessa cosa che pubblichi su Instagram!
“Attivare” non significa bombardare di notifiche e contenuti.
Significa stimolare la partecipazione con strategia.
Ecco alcune idee semplici:
Non dimenticare che una community manager e/o una social media manager sono persone che possono davvero aiutarti nella gestione e creazione di contenuti!
Esempio concreto:
Hai una community su Skool dedicata a imprenditrici che vogliono migliorare le loro vendite?
Potresti creare una rubrica mensile “Strategie di vendita che hanno funzionato”
Uno spazio in cui ogni membro condivide una piccola azione o cambiamento che ha portato a una vendita, una call prenotata, o anche solo un nuovo contatto.
Più di quanto immagini, meno di quanto temi.
Il segreto è creare una struttura ripetibile, che tu possa gestire senza doverci passare le giornate.
Con un buon sistema puoi:
Creare una community è un investimento strategico che richiede un investimento di tempo ed energia.
Ha senso se:
Non è il momento giusto se:
Non creare una community solo “perché mi sono stancata di Instagram”.
Creala solo se hai una visione di lungo termine.
E se vuoi che funzioni, serve un ecosistema intorno: strumenti giusti, strategia di contenuti, automazioni, onboarding chiaro.
Se ti serve un aiuto per creare un sistema su misura, progettato per funzionare anche quando tu non sei online, il mio VIP Day è pensato proprio per questo.
Analizziamo insieme le tue esigenze, scegliamo strumenti giusti per te e creiamo un flusso che ti rispecchi davvero, senza dover diventare community manager a tempo pieno.
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